Dall'originale Comitato per le Celebrazioni degli Ottocento anni di Longastrino, istituito nel lontano 1994, dopo oltre un decennio di vita, cessata la propria esistenza, per evoluzione naturale si è avuta la trasformazione in un nuovo soggetto che intenzionalmente, opera nell'ambito della promozione sociale prendendo come esempio l'esperienza maturata nel periodo precedente. Si vuole ricordare brevemente l'attività e le motivazioni che spinsero allora, un piccolo gruppo di appassionati cultori di storia locale, innamorati del proprio paese e pazienti raccoglitori di materiali vari attinenti la memorialistica l'iconografia e le tradizioni del nostro territorio, a volere tenacemente creare quel Comitato che aveva come presupposto la divulgazione della storia del paese. Troppe volte ci siamo imbattuti in libri di saggistica che raccontando la "grande storia" nazionale, la storia Patria, ommettevano la "piccola storia intesa come storia locale. Non avendo dato i natali a grandi personaggi (intesi come fama), queste microstorie erano sempre ommesse e, tendenzialmente, anche all'interno della scuola, quella che comunemente è detta "storia del proprio paese" spesso non viene affrontata come si vorrebbe; spesso ci si affida alla memoria orale all'interno delle famiglie, memoria che con l'andare del tempo si arricchise di leggende più o meno faziose e fantasiose. Scopo del Comitato fu quello di mettere il paese di Longastrino al centro della Storia, una storia che partendo "da basso" si va ad intessere ed amalgamare con la Storia nazionale. Un piccolo gruppo di amici coordinati dall'allora parroco don Umberto Paganelli, partendo da una antica pergamena - conservata all'Archivio Arcivescovile di Ravenna - del 30 Dicembre 1195 che menziona la chiesa di San Giuliano di Longastrino, si è giunti alle Celebrazioni Ottocentesche del paese. Certamente le origini di Longastrino sono più remote (vedasi gli scavi archeologici del villaggio palafitticolo di Boccagrande dell'Età del Bronzo), ma è partendo da questo primo documento che si menziona una chiesa e di conseguenza un nucleo abitativo stabile così come lo si intende ai giorni nostri che si è voluto partire.
Nel Febbraio 1995 si tenne, inaugurata da S.E. l'Arcivescovo di Ravenna Amaducci, dal Presidente della Provincia di Ferrara e dai Sindaci di Alfonsine Savini ed Argenta Ricci, la Mostra "Gli Ottocento anni di Longastrino". Reperti antichi, materiale iconografico, cartografico, fotografico in un allestimento curato, seguendo un itinerario che partendo dagli scavi di Boccagrande, attraverso i secoli giungeva ai giorni nostri mostrando l'evoluzione del paese e del territorio. Nell'occasione fu presentato il libro curato da un gruppo redazionale dal titolo "Il territorio ed i primi abitanti - dalla preistoria al Mille dopo Cristo" Ed. Trentini - Argenta. Nel Giugno 1995 si pubblica per merito di tre autori: Martino Baldassari, Pietro Babini, Alfio Leoni, il libro "L'ultimo secolo di un villaggio del delta" Ed. Pasi - Alfonsine. Libro che racconta con taglio giornalistico le vicissitudini del paese negli ultimi cento anni, dalla prima bonifica al passaggio del fronte del 1945, dalle lotte per la Libertà alla conquista della terra alla ricostruzione fino ai giorni nostri. Si racconta di avvenimenti tragici ed eroici con equidistanza tanto che il libro per il successo ottenuto dovette essere ristampato. E' dell'Agosto 1996 la pubblicazione del volume "All'ombra del campanile" Ed. Grafica alfonsinese - Alfonsine, silloge documentaria di sussidio approntata da due autori responsabili del libro: Sergio Felletti curatore dei testi e Fortunato Coatti per la ricerca fotografica. Il volume miscellaneo comprende materiale cartografico e fotografico, documentazione antologica e opinioni storiografiche di molteplici autorità e provenienza. E' a Marzo del 1997 che si celebra un avvenimento emozionante, il Comitato organizza "La giornata del Longastrinese lontano". Chiamando a raccolta i propri figli emigrati si toccano con mano i veri sentimenti dei longastrinesi: amicizia e solidarietà sono alla base della giornata che vede ospiti provenire dalla Francia, dal Belgio, dalla Svizzera e da molte regioni italiane, longastrinesi lontani premiati con una medaglia ricordo dal Sindaco di Argenta. Nell'ambito della manifestazione fu allestita la mostra "il percorso del sale", mostra che evidenziò le antiche saline di Longastrino, il seicentesco magazzeno del sale, l'antico percorso sul Po di Primaro. Al termine, un pranzo tradizionale longastrinese con anguilla e selvaggina suggellò la giornata alla quale partecipò il Cardinale Ersilio Tonini che divenne "Longastrinese ad honorem". Nell'Aprile 2001 viene proposta la mostra "La trincea infinita" incentrata sui forti militari della prima Guerra mondiale. Nel Febbraio 2002 presso la SalaAgnelli della Biblioteca Ariostea di Ferrara il compianto Professore Luciano Chiappini presenta il volume: "Storia di Longastrino in età Medioevale e Moderna - Sec.XI - XVIII". Editore Il Ponte Vecchio di Cesena. Dopo tre distinte pubblicazioni che illustrano la vita e l'evoluzione di Longastrino, del suo territorio e dei Longastrinesi, si è deciso, sulla base di ricerche originali condotte con criteri rigorosamente scientifici, di approntare un opera intesa come compimento il percorso conoscitivo della nostra Storia. L'incarico di realizzare la lodevole iniziativa fu affidato ad una coppia di longastrinesi d'origine: Dante Leoni, esponente del movimento cooperativo e sindacale, e Giovanni Montanari archivista arcivescovile a Ravenna, già docente universitario ed esimio storico. Ora, dopo anni di ricerca presso i più noti archivi locali e non solo si giunse a questo importante risultato che riempì d'orgoglio tutti quanti e permise al Comitato di giungere all'importante traguardo di questa pubblicazione con l'autorevole prefazione del professor Franco Cazzola, ordinario di storia all'Università di Bologna. Vista l'importanza del libro ne ricordiamo le successive presentazioni presso importanti sedi: Marzo 2002 Aula Magna della Casa Matha di Ravenna presentazione del Professor Ennio Dirani; Marzo 2002 Sala del Centro Diurno di Longastrino presentazione a cura di Monsignor Umberto Paganelli; Maggio 2002 Convento dei Cappuccini Argenta presentazione a cura della Dottoressa Nerina Baldi; Ottobre 2002 Casa natale di Vincenzo Monti in Alfonsine presentazione a cura del professoreAlberto Minguzzi; Aprile 2003 Museo della Civiltà Contadina di San Bartolomeo in Bosco (FE) presentazione del Dottor Gianpaolo Borghi direttore dei Centro Etnografico di Ferrara. L'associazione culturale ha partecipato nell'Ottobre 2003 ed a Luglio 2004 al Forum delle Associazioni del Comune di Argenta; a queste attività vanno aggiunti i molteplici incontri con gli alunni delle scuole elementari e medie di Longastrino e le lezioni a carattere storico tenute presso la sede dell'Università per la terza età di Argenta. I vecchi soci, coscienti di non voler disperdere il grande patrimonio acquisito in tanti anni, arricchito come abbiamo visto dalla produzione di libri, da innumerevole materiale cartaceo e documentario vario, nonchè dalla valente collaborazione di studiosi e appassionati, hanno proposto, intesa come evoluzione spontanea della vecchia associazione‚la nascita di un nuovo soggetto. A tal riguardo, il 28 Luglio 2004, i vecchi soci riunitisi in assemblea, mentre dichiaravano cessata l'attività del vecchio Comitato, costituivano una nuova associazione denominata: Centro di documentazione storica di Longastrino. La sede dell'Associazione è in Via Giulio Mezzogori 4/a all'interno delle ex scuole elementari di Longastrino di Argenta, messa a disposizione dal Comune di Argenta.
L'associazione non ha fini di lucro, è a carattere culturale e aconfessionale, è indipendente da qualsiasi altra organizzazione e non fa professione di alcuna fede religiosa o politica. Il Centro cura con mezzi idonei, direttamente o in collaborazione con università, scuole, istituti, enti, associazioni o privati, la ricerca relativa al patrimonio culturale longastrinese e del territorio. L'informazione attorno a tale patrimonio e allo stato degli studi; l'assunzione di iniziative e manifestazioni finalizzate allo sviluppo culturale. La creazione all'interno della propria sede di un centro apposito di documentazione e se possibile la creazione di una sede museale che coinvolga tutti i cittadini che vorranno, con la formula del prestito arricchire il patrimonio scientifico locale. Resta inteso che si potrà donare il materiale vario attinente allo scopo oppure, avvalersi della formula del prestito a tempo indeterminato in modo che il legittimo proprietario (od i suoi eredi) in qualsiasi momento potrà riappropriarsi del bene prestato. Il tutto è retto da uno statuto approvato dai soci fondatori i quali, nel corso della serata hanno nominato quali componenti il primo consiglio direttivo i Signori: Luisa Caravita, Milena Cavallari, Sergio Felletti, Dina Leoni, Domenico Natali i quali a scrutinio segreto hanno deliberato le seguenti cariche: Presidente è stato nominato Sergio Felletti, la carica di Vicepresidente è a carico di Luisa Caravita e Segretario è Milena Cavallari. Il giorno 3 gennaio 2005, l'associazione è iscritta ufficialmente nel Registro delle associazioni di promozione sociale della Provincia di Ferrara , recante prot. gen. n. 344/05.